Il Trenino Rosso del Bernina, che parte da Tirano e arriva fino a St.Moritz, è una avventura che chiunque può vivere. Una giornata di “ossigenazione” per il fisico, la mente e lo spirito. Una delle fermate che più rimangono impresse a chi, come me, per la prima volta si lascia trasportare senza fretta attraverso i boschi, al bordo dei laghi e al cospetto delle Cime più alte delle Alpi Orientali, è quella di Morteratsch.
Non è la fermata più in quota (quella è l’Ospizio Bernina a 2.253 s.l.m.) di questa che è la Ferrovia, non cremagliera, più alta al mondo, ma sicuramente è la più coinvolgente. Ti immergi in un anfiteatro dove vieni rapito dalle dure bellezze di un paesaggio di alta montagna. Il ghiacciaio del Morteratsch, sotto il Pizzo Bernina, il terzo più lungo della catena delle Alpi, è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero che non richiede particolare allenamento, ma solo un adeguato abbigliamento da montagna.
In un’ ora di cammino sei ai piedi del ghiacciaio, circondato da un paesaggio lunare dovuto al suo inesorabile e continuo scioglimento, che purtroppo ogni anno aumenta la sua estensione. Lì, d’ un tratto, è come se si riattivasse l’audio. Cosa senti in quel momento? Lo scorrere impetuoso delle LACRIME del GHIACCIAIO. Il torrente Trebio, che avevi costeggiato per tutta la salita fino a lì, ti ricorda quanto male possiamo aver fatto alla Natura; ti rendi conto con quale velocità stiamo rischiando di perdere un tale patrimonio naturale. 120 anni fa tutto il percorso per arrivare al suo cospetto era il ghiacciaio stesso; 2 Km di estensione. Ora è ben poco.
Il mio consiglio: portiamo i nostri figli e nipoti davanti tanta bellezza, perché si rendano conto di quanto il processo sia irreversibile ed inesorabile. Perché la consapevolezza, a volte, può aiutare a fare in modo che si possano trovare delle soluzioni. Tutti insieme.
https://www.ehabitat.it/2019/10/13/treno-rosso-del-bernina-ghiacciai/?fbclid=IwAR0fZ2bLcauYgmVLnYWcmxTdW9bJV6WIPoSSv_v_cJUUbuLyb_dhm_uF7h0
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